ICU, la soluzione per videomaker & backpacker

Se come noi vi piace viaggiare e portarvi dietro un sacco di attrezzatura, sicuramente vi sarete trovati di fronte a un bel dilemma: mi porto un maglione o il tele? Ecco, abbiamo scoperto le ICU, soluzioni molto interessanti per chi viaggia – magari zaino in spalla – e vuole portare con sé un po’ di attrezzatura per video e foto. 

Cosa sono le ICU?

ICU sta per Internal Camera Unit, e l’idea dietro a questa sigla è abbastanza geniale: in sostanza le ICU sono delle custodie a comparti che servono a portarsi dietro con un certo ordine macchine, obiettivi, schede di memoria, batterie e altri accessori.

ICU di F-Stop con due fotocamere

Una classica ICU realizzata da F-Stop, una tra le prime aziende a proporre questi prodotti

Una caratteristica interessante delle ICU è che sono molto basiche: in pratica offrono protezione simile a quella dei vari zaini ma non hanno tutto quello che gli altri zaini si portano dietro tra maniglie ingombranti, spallacci e tracolle. E così è possibile infilarle dentro un qualsiasi zaino da viaggio (il classico zaino da trekking da 70 litri, ad esempio) magari tra una pila di magliette e l’altra, per maggior sicurezza.

Gli spazi rimangono ordinati, l’attrezzatura è tutta in un posto solo, e non si attira l’attenzione dei malintenzionati quando siete in giro e magari dovete lasciare lo zaino incustodito per qualche minuto.

Zaino fotografico o ICU?

Esistono un sacco di zaini fotografici ben fatti (anzi, ne abbiamo provati un sacco nel corso degli anni e ci scriveremo sopra un pezzo), con un sacco di idee interessanti per custodire al meglio la propria attrezzatura fotografica e video.

In alcuni casi poi non si può fare a meno di uno zaino fotografico: parliamo in particolare di quelle volte in cui si deve dedicare una giornata intera o più giorni al lavoro, e bisogna portarsi dietro molta attrezzatura. In questi casi molto meglio portarsi il bagaglio da una parte, e tutta l’attrezzatura da un’altra.

Le ICU le consigliamo quando viaggiate zaino in spalla – ma anche con una semplice valigia sono utili – e avete scelto di portarvi dietro attrezzatura compatta. In questo senso le mirrorless, in quanto macchine da viaggio, sono perfette per essere abbinate alle internal camera unit: se ad esempio portate con voi una Lumix GX80 Panasonic, due o tre piccoli obiettivi fissi per le focali corte e uno zoom grande per le focali molto “tele”, vi troverete a dover trasportare una piccola scatola da 10x15x20cm, o giù di lì. Una cosa del genere la riuscite a portare tranquillamente nel fondo dello zaino, e avete sufficiente spazio per tutto il resto senza dovervi tirare dietro un altro borsone enorme.

Quale ICU scegliere

Qui il discorso si fa complicato, perché non abbiamo trovato una vera e propria marca di riferimento a cui guardare in questo settore: ce ne sarebbe una, la F-Stop, ma non ci convince per vari motivi.

Il primo motivo per cui non consigliamo F-Stop è il prezzo: la loro linea di prodotti è molto completa, ma costa davvero tanto rispetto alle opzioni senza marchio che si riescono a trovare in giro e che, a parte alcuni dettagli, riteniamo equivalenti.
Inoltre le ICU di questo marchio danno il meglio in abbinata con gli zaini della stessa linea, e credeteci: per quanto possano essere belli, costano davvero parecchio. Guardatevi ad esempio questo zaino, il Kashmir UL, e il suo prezzo su Amazon: onestamente per uno zainetto da 30 litri è un po’ eccessivo. 

Il secondo motivo per cui non ci sentiamo di consigliare F-Stop è perché, nelle nostre poche esperienze con questa casa, comunicazioni e ricevimento della merce possono essere difficoltosi, se vi rivolgete direttamente al loro quartier generale in Olanda (scelta quasi obbligata dato che il loro materiale si trova con difficoltà altrove).

La soluzione alternativa? Comprare da Amazon o altri quello che vi serve. Spenderete poco e, anche se non avrete la stessa grande qualità, secondo noi non ci rimarrete poi male. Vi diamo qualche scelta possibile, se ne avete altre scriveteci nei commenti!

Tracolla grossa per reflex

Questa specie di borsa a tracolla è sì adatta alle mirrorless, ma più alle reflex. Il concetto comunque è lo stesso: pochi fronzoli in modo da poterla inserire in un borsone, e un sacco di scomparti interni da sistemare come volete.
Diciamo che è particolarmente adatta alle reflex perché la sua profondità è abbastanza elevata: 16cm, con le altre due dimensioni che sono intorno ai 20 e 30cm: non piccolissima, ma comunque gestibile con facilità. Dentro a una custodia del genere ci potete mettere davvero parecchia roba, e se proprio volete sfruttare al meglio lo spazio avendo un corredo mirrorless potete usare la strategia dei tappi incollati: si attaccano tra loro i tappi che coprono le baionette di due obiettivi, e si forma così un cilindro unico che occupa meglio la profondità disponibile.

Il prezzo è molto basso, e non è proprio impermeabile ma ci avviciniamo.

Piccolo scomparto per piccolo corredo

Altra soluzione meno invadente nello zaino è quella di questo altro prodotto senza marchio (e vabbè, non siamo gente da roba griffata) che va benissimo per contenere un piccolo corredo mirrorless.
Nella foto c’è una reflex di medie dimensioni, tipo Canon 5D Mark II, con un obiettivo decisamente importante come il 24-70mm f/2.8 (tanto per darvi un’idea di quali sono le dimensioni di questo oggetto).
Immaginatevi di metterci dentro una GX80, come dicevamo prima, oppure una a6300 Sony, in verticale. Poi avreste spazio per 3-4 obiettivi nel caso della Panasonic, uno meno nel caso della a6300. Insomma, un piccolo corredo che però se ben congegnato non vi farà rimpiangere di aver dimenticato qualcosa.

Il prezzo è molto basso, le dimensioni 25x10x15cm (l’ultima è l’altezza). Tenete conto che nella foto non si vede bene, ma potete chiudere questa custodia con il lembo di stoffa che in questa immagine è ripiegato sul corpo.

Una borsa Dorr molto semplice

Borsa fotografica per mirrorless

Non è una ICU, ma è talmente compatta da renderla paragonabile

Una soluzione ibrida ma molto efficace che abbiamo sperimentato è rappresentata da questa borsa di Dorr. Si tratta di una borsa economica, fatta abbastanza bene a livello di finiture, e anch’essa senza fronzoli. Non risponde proprio a tutte le caratteristiche corrette di una ICU, causa il maniglione superiore che è comunque abbastanza morbido da comprimersi, ma è un’ottima soluzione per mirrorless. È infatti poco profonda, e può ospitare tranquillamente una piccola mirrorless con obiettivo kit montato, un teleobiettivo, almeno un altro paio di obiettivi fissi (se non di più, in base al tipo di sistema che sceglierete). La forma piatta e allungata è molto interessante.

Il costo è molto basso e volendo la si può usare normalmente come borsa, ovviamente.


 

Siamo sempre in cerca di nuove soluzioni per viaggiare con l’attrezzatura fotografica, e quindi siamo tutt’orecchi! Scriveteci se conoscete soluzioni interessanti per risolvere il problema del tenere al sicuro l’apparecchiatura mentre si è in giro.

4 Comments:

  1. Ciao videoreflex team. Grazie per le splendide recensioni, vi seguo molto con piacere e trovo i vostri articoli molto illuminanti
    Ho comprato una gh5 con un obiettivo piccolo 12-60.. vorrei comprare una custodia da portare in viaggio nel mio zaino da 40l e anche da portare eventualmente in borsa nel quotidiano. “Piccolo scomparto per piccolo corredo” mi sembra ottimo. Mi sapete consigliare dei sacchetti anti pioggia? Questo “scomparto” lo avete già provato? Avete provato cose nuove? Quello che cerco è qualcosa di molto compatto e piccolo.
    Vi ringrazio in anticipo
    Paola

    • Ciao Paola, continua a seguirci! 🙂

      Sacchetti anti pioggia purtroppo no… Normalmente noi per trasportare il materiale quando sappiamo di avere a che fare con condizioni complesse usiamo le classiche borse da mare a tubo, quelle con la chiusura a scatto e con il colletto che viene arrotolato più volte. Però sono soluzioni pensate per portare tutto assieme senza troppa cura.
      Questi scomparti li abbiamo provati, certo. Io personalmente li trovo molto comodi per le mirrorless.
      Una idea potrebbe essere quella di combinare questi scomparti con dei sacchi impermeabili, anche se non è proprio comodo.

  2. Salve, sono un fotografo naturalista freelance che non ha ancora trovato una soluzione intelligente per il trasporto in uno zaino da caccia da 70 litri di una Panasonic G9 con montato il 100-400mm (250x150x100mm) per la caccia fotografica agli ungulati di montagna. Il mio problema per quando vado a camosci è il peso, per questo sono passato ad una attrezzatura più leggera (avevo Pentax K3II con montato il 150-450mm). Sono fuori tutto il giorno, a volte più giorni pernottando nei rifugi alpini, altre volte per lunghi appostamenti all’aperto, oltre all’eventuale cibo devo provedere al vestiario (completo pioggia, ricambio, ecc.) e all’attrezzatura fotografica. Mi basterebbe un contenitore per la Panasonic montata col teleobiettivo, è una atrezzatura a doppia stabilizzazione, quindi non mi serve il treppiedi (a volte porto il monopiede).

    • Ciao Giuseppe! Bella macchina la G9, ci abbiamo scritto un articolo sopra di recente 🙂
      Non frequentiamo questo genere di ottiche, però per esempio potrebbe fare al caso tuo la ICU di F-Stop modello Shallow Medium. Dovrebbe starci tutto comodamente, con l’obiettivo montato, e pure qualcosa d’altro. Rispetto alla medium normale è meno ingombrante sulla profondità, e su uno zaino da 70 litri questo fa certamente comodo. Facci sapere se la provi e ti trovi bene, il marchio è sicuramente buono!

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