Documentari con videoreflex: è possibile?

Ce lo si domanda, prima o poi: ma sarà possibile girare un documentario con una videoreflex? Le limitazioni sono tante, a partire dal surriscaldamento del sensore dopo un certo numero di minuti di ripresa, per arrivare alle difficoltà di messa a fuoco con macchine che non sono nate per questo lavoro. C’è però chi, invece di farsi troppe domande, ci prova. E riesce.

E’ il caso di Danfung Dennis, che ha ripreso le operazioni di una compagnia militare americana in Afghanistan. Le immagini che ci propone sono incredibili per presenza e qualità, ma soprattutto per le condizioni in cui sono state ottenute: spesso nel bel mezzo di scontri a fuoco, con la necessità di restare vivi e poi quella di far andare la macchina.

Del documentario Hell and back again sono disponibili solo alcuni spezzoni su internet, ma la storia di Dennis è rintracciabile facilmente in vari articoli, che raccontano della sua laurea in Economia e della decisione di diventare fotografo di vari scenari di guerra, Iraq e Afghanistan in primis. E poi del fatto che, inizialmente, non avesse intenzione di girare un documentario con una videoreflex, ma di fare foto e riprendere qualche scena.

 

Ecco il video:

[ylwm_vimeo height=”330″ width=”500″]6995256[/ylwm_vimeo]

 

E qui potete trovare un’intervista tra le tante disponibili in rete: dsrl news shooter. Si parla di tecniche di ripresa in scenari complicati, delle difficoltà di girare un documentario usando videoreflex (e ce ne sono!) e di come certi vecchi trucchi possano funzionare sempre. Tra l’altro il sito da cui è tratta è piuttosto interessante, e val la pena darci un’occhiata.

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